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La storia


Davide Sanninodi Uejda Shyli – Studentessa 5^ A Odonto  

1996.  Era una sera d'estate quando Davide Sannino, 19 anni, uscì con altri suoi tre amici per festeggiare il diploma da Odontotecnico... sì, proprio quella maledetta sera che lo ha portato via, un maledetto colpo di pistola ha rovinato i sogni,
i progetti, ha rovinato la vita di quel meraviglioso ragazzo. Davide si era appena diplomato e aveva deciso di andare a festeggiare insieme ai compagni di scuola con cui aveva condiviso l'ansia dell'esame, quel diploma. Una sera apparentemente tranquilla, che però si è trasformata per i tre ragazzi, e sopratutto per Davide, in un vero inferno. Fuori alla pizzeria infatti, all'improvviso,  si avvicinano quattro ragazzi. Uno li minaccia con una pistola, gli rubono pochi spiccioli, gli orologi e la vespa dell'amico di Davide…, ma sopratutto rubano la vita di Davide.  Davide non ha paura, non vuole scappare, lui li ha visti bene, non aveva abbassato lo sguardo, anzi lo teneva puntato proprio negli occhi di quello armato, non aveva detto una parola, stava solo guardando; ed è proprio in quel momento che il rapinatore, forse perché infastidito dallo sguardo di Davide, o forse per paura, gli si avvicina, gli punta la pistola alla tempia e spara.

Un colpo. Davide non c'è più.

Davide era un ragazzo speciale, amava la musica, aveva conseguito anche il diploma di solfeggio, era un ragazzo amato da tutti, sia dai compagni che dai docenti. Sarebbe dovuto partire per il servizio militare e aveva fatto domanda per farlo nei Carabinieri. Amava tanto anche scrivere poesie, ce ne ha lasciato tante e dalla loro lettura abbiamo imparato a conoscere la sua anima. Frequentava la nostra scuola Davide, una scuola che non lo ha mai dimenticato dando il nome all’Istituto, proprio in suo onore, in onore del suo coraggio e della sua bontà, segno della lotta contro la violenza, contro l'illegalità, contro l’ignoranza che lui, nel suo piccolo, ha cercato di combattere pagando con la propria vita. Tra le tante poesie che lui scrisse vi proponiamo:

Distacco da un sogno durato una vita

È difficile conoscere,
e conoscersi bene dentro,
di che pasta è fatto un cuore.
È difficile controllare i propri sentimenti
e le proprie emozioni.
A volte,
quasi sempre,
mi sento come un’anima dannata,
un’ombra maledetta,
destinata a vagare da sola
fino alla fine dei miei giorni,
per poi ricevere la libertà che mi spetta,
il distacco da un sogno durato una vita.
Solo allora,
chi mi ha veramente amato,
se ne accorgerà,
sentirà la mia assenza,
il mio vuoto,
e continuerà ad amarmi
per sempre.

Davide, una cosa è certa, anche se non ti abbiamo mai incontrato noi ti conosciamo e sappiamo com'era fatto il tuo cuore! Davide tu non sei solo, noi sentiamo la tua assenza ed è per questo che ti ameremo per sempre...


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